Sono state tre giornate molto intense, durante le quali il tempo ha fatto le bizze passando dalle temperature africane di venerdì pomeriggio, a quelle polari di sabato e alla pioggia di domenica. Le nostre "girls" hanno affrontato le più variegate condizioni atmosferiche e sono andate incontro a diversi problemi legati a lacune organizzative. Hanno lottato, hanno gioito e hanno pianto. Alla fine le 8 atlete che sono riuscite a gareggiare sono state autrici di ben 18 medaglie: 5 d'oro, 10 d'argento e 3 di bronzo.
Gioie...
Dal mezzofondo sono arrivate grandi soddisfazioni. Le nostre "terribili" MF60 (Isabella Giudica e Liviana Piccolo al debutto in una manifestazione nazionale su pista) e la bravissima Sonia Marongiu (MF35) hanno corso nell'ordine i 5.000 metri, gli 800 metri e i 1.500 metri. Quest'anno fortunatamente le mezzofondiste non ci mancano! Isabella è tornata a casa con due medaglie d'oro e una d'argento. E stata autrice di un'entusiasmante sfida spalla a spalla sui 5.000 metri con la romana Fiorella Fretta, giungendo seconda per pochi decimi. Sugli 800 metri ha manifestato inattese doti di velocità correndo a ritmo di record italiano nel primo giro di pista, per poi cedere di qualche secondo nella seconda parte della gara ma aggiudicandosi un inatteso titolo italiano in una specialità per lei del tutto nuova. Il secondo titolo italiano l'ha conquistato domenica mattina sui 1.500 metri, migliorando il suo personale di 5 secondi. Grande Isabella!!
Liviana, in ripresa dopo diversi mesi di stop per infortunio, ha pagato un avvio troppo veloce sui 5.000 metri (4'16" il primo km!!) ritirandosi prima dell'arrivo. Ma non si è persa d'animo: sugli 800 metri si è classificata al terzo posto mentre sui 1.500 metri è giunta seconda controllando tatticamente la terza classificata. E' sempre una grande emozione vedere due atlete del nostro gruppo sul podio :-)
Sonia ha collezionato una bella tripletta di medaglie d'argento. Per lei un pizzico di rammarico per non aver rinunciato ai 5.000 metri. Senza quella prova sulle gambe forse sugli 800 metri avrebbe potuto esprimersi meglio. Dopo l'esperienza indoor per Sonia (classe 1974) questi sono stati i primi campionati italiani master outdoor.
E veniamo alla nostra "mitica" Dina Cambruzzi, inconfondibile con i suoi inseparabili ed eleganti occhiali da sole. Per lei due splendide medaglie d'oro tra le MF75: nel disco e nel salto in alto (dopo uno spareggio all'ultimo centimetro con la torinese Noemi Gastaldi) e una medaglia d'argento nel giavellotto. Nel disco, dopo il primo lancio di finale, lei e Lyana Calvesi hanno dovuto rinunciare ai lanci successivi per raggiungere in fretta e furia la pedana del salto in alto. Vista la lontananza tra le pedane dei lanci e la pista di atletica, ho dato loro un passaggio in macchina. Nella mia mente conservo l'immagine di Dina che in macchina si cambia le tecnicissime scarpe da disco per sostituirle con quelle da salto... (Nella foto Dina con Gabre Gabric, 95 anni, la "regina madre" dell'atletica master femminile italiana, azzeccatissimo titolo coniato da Werter Corbelli).
Sempre nella pedana dell'alto abbiamo conquistato un altro bellissimo titolo, quello delle MF45. Chiara Maria Passigato ha sfoggiato un sorriso a 32 denti quando è riuscita a valicare l'asticella a 1,41. Per lei anche un bell'argento sugli 80 ad ostacoli, dietro alla neo-primatista italiana della specialità Erika Niedermayr e una medaglia di bronzo nel giavellotto con la "splendida" misura di 23,48 che rappresenterebbe il suo primato personale migliorato di quasi 3 metri. Ma, in base a quanto ha riferito Chiara, la misura non è attendibile ed è sicuramente il risultato di un errore di misurazione da parte dei giudici... Peccato!
E andiamo ai 200 e i 400 m. MF45. Vi confesso che pensavo di riuscire a mantenere un buon "razionale" distacco dall'evento ma, assistere solo come "spettatrice" a queste gare, non è stato facile. L'amarezza è però stata subito compensata dai bei risultati delle mie care amiche. In primis Gabriella Ramani, capace di siglare due primati stagionali e di aggiudicarsi due belle medaglie d'argento. La prima sui 400 metri, dopo una gara molto coraggiosa sulla scia della primatista italiana, la brava Elena Montini. La seconda sui 200 metri, accompagnata da un pizzico di delusione: la vincitrice, l'altoatesina Erika Niedermayr, ha corso nella seconda serie ottenendo un tempo di 21 centesimi inferiore. La mancanza di uno scontro diretto con il vincitore lascia sempre un po' di amaro in bocca (la stessa cosa successe a me lo scorso anno a Bressanone, sui 200 metri).
Bravissima anche Mirella Giusti che, nonostante i postumi della contrattura alla coscia, è salita sul podio dei 400 metri insieme a Gabriella. Saggiamente ha rinunciato ai 200 metri per non rischiare ulteriori infortuni ma tra tutte è stata l'atleta che è rimasta più delusa del fatto che quest'anno, per tutta una serie di sfortunati eventi e infortuni, non siamo riuscite a schierare neppure una staffetta. Ma ci rifaremo presto, promesso!
E "last but not least" la gara del triplo MF45 della nostra Laura Bianchi. Dopo l'infortunio al ginocchio. sotto una pioggia battente, con vento contrario e in condizioni estreme, ha migliorato di mezzo metro il risultato di Mestre, giungendo seconda dietro l'astigiana Francesca Juri. Per lei un "brava" e un augurio di tornare presto ai suoi massimi livelli.
Lacrime...
Lacrime amare per la nostra Lusia Puleanga che, non avendo confermato la propria iscrizione, non ha potuto essere in gara sui 100 metri MF35. Come molti altri atleti è stata vittima della disinformazione (nel dispositivo tecnico organizzativo non era scritto nulla sulle modalità di conferma, il regolamento della manifestazione non era affisso da nessuna parte ed è rimasto nella busta...). Inoltre, quando ha ritirato e pagato il pettorale, non è stata informata della procedura. In questo stesso errore sono incorsi numerosi atleti. A qualcuno è stato concesso di competere comunque fuori gara, a Lusia purtroppo no... La cosa più triste è stata il dover rinunciare anche alla 4x100 metri (dove Lusia si sarebbe potuta scatenare in ultima frazione) per il ritardo di oltre un'ora. Lusia doveva assolutamente rientrare a casa in serata per impegni familiari.
LE NOSTRE 18 MEDAGLIE
ORO (5)
MF45: Chiara Maria Passigato - Alto 1,41.
MF60: Isabella Giudica – 800 m. 3'06"07.
MF60: Isabella Giudica – 1.500 m. 6'14"04.
MF75: Dina Cambruzzi – Alto 0,91.
MF75: Dina Cambruzzi – Disco 14,22.
ARGENTO (10):
MF35: Sonia Marongiu - 800 m. 2'27"28
MF35: Sonia Marongiu - 1.500 m. 5'06"27.
MF35: Sonia Marongiu - 5.000 m. 19'02"88.
MF45: Gabriella Ramani - 200 m. 28"81 (+2.6).
MF45: Gabriella Ramani - 400 m. 64"89.
MF45: Chiara Maria Passigato - 80 hs 15"72 (+1.1).
MF45: Laura Bianchi - Triplo 8,81 (-0.8).
MF60: Liviana Piccolo - 1.500 m. 6'35"66.
MF60: Isabella Giudica - 5.000 m. 23'07"67.
MF75: Dina Cambruzzi - Giavellotto 8,34.
BRONZO (3):
MF45: Mirella Giusti - 400 m. 69"70.
MF45: Chiara Maria Passigato - Giavellotto 23,48.
MF60: Liviana Piccolo (ASI Veneto) - 800 m. 3'10"98.
Link
Link diretto al sito con tutti i risultati [clicca qui]
Link al mio articolo pubblicato su Fidalveneto.it [clicca qui]. Nella home page di [www.fidalveneto.it] la news riporta la foto con il podio di Isabella e Liviana!
(Nelle ultime due foto sono ritratte Dina e Chiara, Gabriella e Mirella. Ringraziamo per quest'ultimo "scatto" Anna Beggio e il sito della Masteratletica. Tutte le altre foto del blog sono di Rosa Marchi)
mercoledì 24 giugno 2009
Italiani di Cattolica: gioie e lacrime..
Pubblicato da Rosa alle 22:19
Etichette: Risultati 2009
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2 commenti:
Che dire? Come sempre bravissime tutte le mie compagne che saluto e abbraccio. Io sono ancora emozionata. E' stato per me un grande onore poter partecipare a questo campionato e poter vedere gareggiare grandi atleti. Ringrazio sopattutto Rosa che mi ha incoraggiato a partecipare e mi ha dato la possibilità di conoscere e di apprezzare la grinta e lo spirito battagliero di molte persone.
saluto anche io tutte le amiche dell'asi veneto. mi sono proprio divertita. il mondo dei master mi piace. è da tanto che non lo frequento e questa è una buona scusa per esser contenti di aver compiuto 35 anni! sonia
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